Il Museo archeologico Pompilio Bonvicini ha sede nell’ex convento di San Francesco, nel centro storico di Falerone, e al suo interno sono conservate le testimonianze archeologiche del territorio faleriense dall'età picena sino all’epoca medievale. L’ allestimento è stato riprogettato nel 2004 dalla Soprintendenza archeologica delle Marche in collaborazione con il Comune di Falerone in chiave didattica. Il percorso museale, che si sviluppa in ordine cronologico, inizia con la sezione dedicata alle testimonianze picene relative alle prime frequentazioni del territorio in cui sorgerà la città romana di Falerio Picenus. Si passa quindi all’esposizione dei reperti di età romana, vero fulcro del Museo; questa sezione è divisa in due blocchi, uno dedicato ai ritrovamenti avvenuti nelle necropoli, l’altro dedicato agli aspetti della vita quotidiana e ai reperti recuperati nel corso delle campagne di scavo presso il parco archeologico. Per l’epoca romana vanno citate le statue femminili di età imperiale associate alla Dea Cerere provenienti dall’area del teatro, così come la ricca raccolta epigrafica, che ha contribuito a chiarire diversi aspetti della storia della città romana. L’ultima parte del Museo è dedicata, infine, ai ritrovamenti di epoca medievale.
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Vino e olio, eccellenze dell’agricoltura e della gastronomia marchigiana, sono da sempre al centro dell’economia e dell’identità culturale locale, come testimoniano i numerosi impianti per la produzione olearia e vinicola presenti sin dall’età picena nella regione. Il viaggio alla scoperta del territorio dedicato all’antica produzione dell’olio e del vino ci conduce lungo la Salaria Gallica, strada che collegava Fossombrone ad Ascoli Piceno passando per le principali colonie romane, immerse nelle verdi colline marchigiane.
Indirizzo | Piazza della Libertà 1 Falerone | |
Orario Apertura | Temporaneamente chiuso |