Museo Civico Archeologico "C. Cellini" di Ripatransone

Ripatransone

Il territorio di Ripatransone fu frequentato sin da epoca preistorica grazie alla sua posizione strategica sul crinale a Nord della vallata del Tesino e a pochi kilometri dalla costa Adriatica. Il Museo Civico Archeologico di Ripatransone, nato intorno alla collezione del parroco Don Cesare Cellini, raccoglie le tracce di questa frequentazione per il periodo che va dal Neolitico all’alto Medioevo. L’allestimento del Museo, ricchissimo di reperti, si sviluppa in quattro sezioni, quella preistorica, quella protostorica, quella romana e quella medievale. Diversi sono i reperti fittili databili tra Neolitico ed Eneolitico; molto interessanti quellii che documentano la frequentazione relativa all’età del Bronzo, periodo al quale va datato anche il famoso “ripostiglio di Ripatransone”, serie di quindici pugnali in bronzo rinvenuti nel territorio ripano e attualmente custoditi al Museo Archeologico Nazionale delle Marche di Ancona. La ricchezza e la particolarità delle testimonianze che documentano la presenza picena, insieme ai già citati reperti dell’età del Bronzo, rendono la collezione una delle più interessanti del territorio per il periodo preromano. Anche per l’età romana, quando il territorio di Ripatransone passò sotto il controllo amministrativo della città di Cupra Maritima, non mancano reperti di altissima qualità, soprattutto per quanto riguarda il materiale statuario ed epigrafico. Di recente allestimento, infine, la sezione alto medievale, che raccoglie reperti provenienti dal territorio.