Il territorio dell’antica città di Cupra Maritima si estendeva lungo la Salaria Picena tra i centri di Castrum Firmanorum a Nord e Castrum Truentinum a Sud. I rinvenimenti archeologici testimoniano che il sito fu densamente popolato sin dall’ VIII sec. a. C., epoca cui risalirebbe il tempio della dea Cupra, divinità che rivestiva un ruolo chiave all’interno della religione picena. In questo periodo, Cupra con il suo santuario doveva essere il fulcro di un tratto di costa al centro di numerosi commerci, con forti legami sia con l’area meridionale adriatica, sia con il vicino oriente e con l’Etruria padana. In seguito all’assoggettamento dei Piceni da parte di Roma, nel III sec. a.C., il territorio di Cupra Maritima venne annesso all’ager publicus e la città nel 49 a.C. divenne municipio. I primi scavi, realizzati alla fine del 1700, permisero di individuare i resti del foro dell’antica città romana in località “La Civita”, attualmente sede del parco archeologico. L’area è caratterizzata dalla presenza di numerose strutture poste su di un lungo pianoro sostruito, databili dall’epoca tardo repubblicana all’alto medioevo, periodo in cui la zona venne gradualmente abbandonata. La struttura più importante del parco è sicuramente il grande tempio presente al centro del lato Ovest del pianoro, di cui rimane solo il podio con gradinata di accesso affiancato da due archi. Sul lato opposto dell’area forense, si trova un’altra grande struttura utilizzata in epoca tardo antica come basilica cristiana. Tutto il pianoro era originariamente delimitato da un muro di cinta su cui si apriva un ingresso lungo il lato settentrionale. Nell’area centrale rimangono i resti di un portico, di un altare e della pavimentazione in lastre. Recenti scavi nella zona orientale del Parco, hanno portato alla messa in luce di un ambiente affrescato originariamente pavimentato in opus sectile, sulla cui fronte sono presenti i resti di una pavimentazione in opus spicatum e setti murari che, probabilmente, sono da correlare all’ingresso dell’area forense su questo lato. Ai piedi del foro, nella zona Nord, si sviluppava la necropoli di epoca imperiale, testimoniata dalla presenza dei resti di un monumento funerario, e dove si sono rinvenute tombe alla cappuccina, a fossa e in urna. A partire dall’epoca tardo antica, le sepolture arrivarono a lambire l’area del foro, per poi attestarsi nei pressi della basilica nell’alto medioevo. Poco a nord della necropoli di epoca imperiale, al di fuori del parco archeologico, sono visibili i resti di un grande edificio parzialmente conservato, noto come “Mura Mignini”, mentre è nota da fonti bibliografiche la presenza nella stessa zona di un molo con ormeggi in pietra, strutture riferite a un antico porto-canale. Cupra Maritima, molto fiorente sia nel corso della prima età imperiale, sia nel corso dell’epoca tardo antica, subì, in seguito alle invasioni longobarde, una sorte simile a quella della vicina Firmum, con un forte calo demografico e un restringimento dell’abitato. Probabilmente già a partire dal IX sec. d.C., si ebbe un fenomeno di incastellamento e la popolazione, per motivi difensivi, si spostò sulle alture in cui sorge ancora oggi il piccolo borgo di Marano, stupenda testimonianza di abitato medievale.
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Da Pesaro a San Benedetto del Tronto, lungo la costa Adriatica, alla scoperta dei principali porti e approdi frequentati dall’età del bronzo a oggi. Alla foce di fiumi e torrenti, entro piccole baie, promontori e grandi insenature, si svilupparono nell’antichità porti, porti canale, empori o semplici approdi. Questi scali furono il fulcro di una fitta rete di commerci marittimi che hanno dato vita a un intenso dialogo tra oriente e occidente, testimoniato dai ritrovamenti di reperti provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo.
Narra la legenda che l’antico popolo dei Piceni arrivò dalla Sabina (regione montuosa tra Lazio, Umbria e Abruzzo) e si stabilì nel territorio ascolano seguendo il volo di un picchio, uccello sacro a Marte. Qui fondarono la loro capitale, l’odierna Ascoli Piceno, e occuparono tutto il territorio delle vallate del Tronto e del Tesino e, sulla costa, fondarono un grande santuario, dedicato alla dea picena Cupra. Questo itinerario vi condurrà in alcuni dei borghi più belli d’Italia, la cui storia affonda le radici negli antichi villaggi piceni.
Indirizzo | Via Adriatica Nord Cupra Marittima | |
Telefono | (+39) 0735776731 dal lun. al ven., ore 9:00 - 13:0 | |
Orario Apertura | Su prenotazione | |
Tempo Visita | 1 h | |
Costo Ingresso | Gratuito | |
Prenotazione Obbligatoria | si | |
Bookshop | no | |
Visita Guidata Gratuita | no | |
Visita Guidata | si, su prenotazione | |
Parcheggio | si | |
Accessibilità Disabili | si | |
Audioguida | no | |
Sale Didattica | si | |
Sala Conferenze | si | |
Lingua Inglese | si | |
Mezzi Pubblici | no | |
Servizi alle Famiglie | si |