Urbino

Urbino

Sorta a 460 m s.l.m., su una collinetta ellittica facilmente difendibile e ricca di risorse idriche, la città di Urbino è abitata da tempi remoti. Tale area infatti fu frequentata fin dall’età preistorica grazie alla sua posizione strategica. Posta sullo spartiacque tra la vallata del Foglia e quella del Metauro, si pose a controllo della vicina Gola del Furlo, da cui passava un percorso naturale che collegava l’alta valle del Tevere alla regione medio-adriatica. Le prime attestazioni di un insediamento più o meno strutturato risalgono ad un arco cronologico compreso fra VI a.C. e IV a.C.: si tratta di alcuni frammenti ceramici e di alcune tombe riferibili alla cultura picena. Al III a.C. si possono datare le prime frequentazioni romane dell’area: ancora una volta è la ceramica a testimoniare la presenza di un primo impianto romano, che doveva avere l’aspetto di un oppidum, un centro fortificato. L’abitato fu dotato di un’imponente cinta muraria realizzata in blocchi quadrati tra III e II a.C.: di questa attualmente sono visibili alcuni lacerti inglobati in murature di epoche successive. Con il I a.C. Urvium Mataurense divenne municipium, e agli inizi del IV d.C. probabilmente fu sede vescovile. Pochi comunque sono i resti di questa prima fase storica ancora visibili. Urbino subì un profondo periodo di crisi nel VI a.C., a seguito della guerra greco-gotica, che comportò una contrazione degli insediamenti rustici sparsi nel suo territorio, con il conseguente arroccamento sulla sommità della città.