Nata dalla generosa donazione del nobile pesarese Annibale degli Abbati Olivieri (1708-1789), la collezione archeologica vanta circa 2600 reperti ed è esposta in tre sale del seicentesco Palazzo Almerici. Nella prima sala sono conservati numerosi oggetti di età romana, come ritratti in marmo, vasellame in vetro iscritto e parte della raccolta numismatica. La seconda sala è dedicata alla famosa Necropoli di Novilara, un’ampia area sepolcrale sfruttata dal IX a.C. alla fine del VII a.C., in cui gli inumati erano sepolti con corredi sempre più ricchi: armi, elmi e rasoi per quelli maschili, fusaiole, rocchetti e ornamenti personali per quelli femminili. In questa sala trovano spazio una selezione dei corredi e alcune delle stele sepolcrali, fra cui la famosa stele della naumachia. Conclude l’esposizione archeologica la terza sala che ospita i reperti del Lucus Pisaurensis: qui, accanto ai cippi, talvolta iscritti con dediche alle divinità, sono esposti i numerosi oggetti votivi che vi venivano dedicati.
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Da Pesaro a San Benedetto del Tronto, lungo la costa Adriatica, alla scoperta dei principali porti e approdi frequentati dall’età del bronzo a oggi. Alla foce di fiumi e torrenti, entro piccole baie, promontori e grandi insenature, si svilupparono nell’antichità porti, porti canale, empori o semplici approdi. Questi scali furono il fulcro di una fitta rete di commerci marittimi che hanno dato vita a un intenso dialogo tra oriente e occidente, testimoniato dai ritrovamenti di reperti provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo.
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Indirizzo | Via Mazza 97 Pesaro |
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Orario Apertura | temporaneamente chiuso per lavori di restauro e riallestimento |
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Viabilità | Flaminia |
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