Parco Archeologico di Forum Sempronii

Fossombrone

L’antica città romana di Forum Sempronii si trova a circa 2 km dall’attuale città di Fossombrone ed è situata su di un ampio terrazzo fluviale sulla sinistra idrografica del fiume Metauro. La forte vocazione commerciale di questo luogo era nota già prima della fondazione romana: nel periodo piceno, infatti, questo pianoro era utilizzato molto probabilmente con fini commerciali, poiché qui si incontravano delle importanti vie legate alla transumanza. In età romana, l’importanza strategica accresce di valore, in quanto Forum Sempronii sorge lungo la via Flaminia che, dal 220 a.C., è la principale arteria di collegamento fra Roma e la Pianura Padana, proprio laddove la via incontra la Salaria Gallica, altra importante strada di collegamento. Quest’ultima infatti univa la via Flaminia con la via Salaria, attraversando i principali centri delle medie vallate: Asculum, Falerio, Urbs Salvia, Ricina, Aesis, Ostra, Suasa e appunto Forum Sempronii. La fondazione di Forum Sempronii è ipotizzata attorno al II secolo a.C., sebbene una frequentazione dell’area sia presumibile già dalla fine del III secolo a.C. Nel I secolo a.C. Forum Sempronii diventa Municipium e mantiene la sua importanza fino ai primi secoli dell’età imperiale. A seguito della guerra greco-gotica (535-553 d.C.) la città è conquistata dai Bizantini ed entra a far parte della Pentapoli Annonaria. A partire dal VI d.C. inizia un progressivo abbandono che si conclude alla fine del secolo con lo spostamento dell’insediamento sul vicino colle Sant’Aldebrando, luogo meglio difendibile, dove oggi è situata l’attuale città di Fossombrone e dove ha sede il museo civico “A. Vernarecci”, in cui sono esposti molti reperti rinvenuti in quello che è oggi il Parco archeologico di Forum Sempronii. Il Parco Archeologico di Forum Sempronii si trova in località S. Martino del Piano accanto alla Chiesa di San Martino, laddove sorgeva appunto l’antica Forum Sempronii. L’antica città si estendeva per 24 ettari ed era articolata in isolati di forma rettangolare generati dal Decumanus Maximus, ossia la via Flaminia e da assi viari minori paralleli (decumani minori) e perpendicolari ad esso (cardini). Partendo dalla Chiesa di San Martino e percorrendo il Decumano Massimo, troviamo una serie di strutture: una fogna coperta da grosse lastre di pietra locale, otto grandi basi riferibili a pilastri di un portico o a statue di personaggi di alto rango o di divinità e l’ipocausto di un edificio termale. Nella parte meridionale della città si trova un secondo grande impianto termale, sorto nel I d.C. e rimasto in vita fino agli inizi del V d.C. La struttura è composta da oltre venti ambienti disposti attorno a un cortile centrale. L’ambiente maggiormente rappresentativo è la grande sala absidata con pavimentazione in mosaico forse, interpretabile come frigidarium.