Camminando fra le strade e analizzando la planimetria della città di Osimo, appare evidente come la città abbia sostanzialmente mantenuto nel tempo il suo impianto urbanistico di colonia romana, sebbene questo si sia dovuto adattare alla morfologia della collina. Il tracciato urbano ha origine dal decumano massimo, riconoscibile oggi in Corso Mazzini e Via Matteotti, e dal cardo massimo, attuale via del Sacramento. Verosimilmente nell’area oggi occupata dal Palazzo Comunale e da Piazza Buccolino, si sviluppava il foro cittadino. La città era interamente delimitata da un’importante cinta muraria, realizzata con grandi blocchi squadrati di pietra arenaria locale (opus quadratum), che si svolgeva per circa 2 km, per una altezza che sfiorava i 10 m. Di questa ad oggi rimane visibile solo una parte, circa 200 m, osservabile lungo via Fonte Magna. Tre delle quattro porte urbiche, che permettevano l’ingresso alla città, sono state individuate, anche se oggi si presentano assai diverse, modificate nel corso del tempo sia nel nome che nell’architettura. Porta Musone è l’ingresso situato a sud dell’antica cerchia muraria, attraversato dalla Via Nuceria, che, entrata in città, proseguiva poi per Ancona. Esattamente sul lato opposto si apriva un altro ingresso, oggi noto come Porta San Giacomo, da dove usciva la via per Ancona. Vi è infine Porta Vaccaro, l’ingresso orientale. Da Via Fonte Magna, scendendo le scale in pietra, ci si trova ad osservare l’antica Fonte Magna, oggi immersa nel verde dei muschi e delle felci: si tratta di un antico ninfeo romano, risalente al I a.C., formato da una grande esedra semicircolare e così chiamato perché costituiva la prima risorsa idrica della città. Tale fonte, inoltre, è legata alla figura di Pompeo Magno: la tradizione vuole che qui vi fece abbeverare i suoi cavalli durante una breve sosta in città per reclutare soldati utili al confronto contro Cesare, durante le guerre civili.
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Vino e olio, eccellenze dell’agricoltura e della gastronomia marchigiana, sono da sempre al centro dell’economia e dell’identità culturale locale, come testimoniano i numerosi impianti per la produzione olearia e vinicola presenti sin dall’età picena nella regione. Il viaggio alla scoperta del territorio dedicato all’antica produzione dell’olio e del vino ci conduce lungo la Salaria Gallica, strada che collegava Fossombrone ad Ascoli Piceno passando per le principali colonie romane, immerse nelle verdi colline marchigiane.
Indirizzo | Via Fonte Magna Osimo | |
Orario Apertura | Sempre visitabile | |
Tempo Visita | 45 min | |
Costo Ingresso | Liberamente visitabile | |
Prenotazione Obbligatoria | Sempre visitabile | |
Viabilità | Flaminia | |
Bookshop | no | |
Visita Guidata Gratuita | no | |
Visita Guidata | no | |
Parcheggio | si, a pagamento | |
Audioguida | no | |
Sale Didattica | no | |
Sala Conferenze | no | |
Lingua Inglese | no | |
Mezzi Pubblici | no | |
Servizi alle Famiglie | no |