La città di Tolentino sorge su una pianoro alluvionale a Nord del fiume Chienti contraddistinto dalla presenza umana sin dall’epoca Preistorica. Le testimonianze archeologiche più antiche rinvenute nel corso degli anni, tra cui va nominato lo straordinario ciottolo di Tolentino, conservato al Museo Archeologico Nazionale di Ancona, si datano, infatti, al Paleolitico. Scavi archeologici recenti hanno permesso di individuare due abitati, rispettivamente localizzati in località S. Egidio e in contrada Cisterna, sviluppatisi nell’età del Bronzo, mentre le cinque necropoli picene individuate nelle immediate vicinanze del centro cittadino raccontano della ricchezza e dell’importanza commerciale del territorio dall’età del ferro fino al III sec a.C. Le sepolture rinvenute, infatti, documentano come, sopratutto intorno al VI sec. a.C., il territorio fosse densamente abitato e la popolazione organizzata intorno alle figure di potenti principi guerrieri; in particolare, in questo periodo, i corredi delle tombe, ricchissimi di importazioni etrusche e greche, dimostrano rapporti intensi con il Tirreno e, tramite gli etruschi, con l’Egeo. Molto più rare sono, invece, le testimonianze inerenti la Tolentinum romana. Alcuni rinvenimenti nel corso di scavi urbani realizzati alla fine dell’ottocento lasciano ipotizzare che l’area del foro sia da identificare con l’attuale Piazza della Libertà, mentre il decumeno massimo corrisponderebbe a Corso Garibaldi. Purtroppo, al di là di queste testimonianze, dei ritrovamenti avvenuti nelle necropoli romane e delle sporadiche testimonianze epigrafiche, tra le quali va citata quella del bellissimo sarcofago di Catervius, la continuità di vita dell’abitato sino ai giorni d’oggi non permette di cogliere evidenze monumentali di questo periodo.
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Nelle zone di confine dell’entroterra marchigiano i principi umbri di Camerino vivevano a contatto con numerosi villaggi, anch’essi retti da principi guerrieri piceni. I pregevoli corredi delle necropoli, risalenti alla fine dell’VIII - inizi VI sec. a.C., documentano i fitti scambi con l’oriente greco e con l’Etruria e attestano il ruolo cruciale di queste popolazioni nei traffici mercantili tra Adriatico e Appennino, che essi controllavano e da cui traevano le loro ricchezze.
Indirizzo | Piazza della Libertà 3 Tolentino |