Valle dell'Esino

Ancona

L’Arco di Traiano è il monumento simbolo della città di Ancona, grazie alla sua posizione lambita dalle acque, è da sempre definito la porta di Ancona per chi arriva dal mare. Dedicato dalla città all’imperatore Traiano per le sue opere di ampliamento dell’area portuale, fu costruito tra il 115 d.C. e il 116 d.C. probabilmente da Apollodoro di Damasco, architetto di fiducia e collaboratore di Traiano. L’arco onorario, a fornice unico, si presenta su un alto podio in blocchi di calcare bianco del Conero ed è costruito con grandi blocchi di marmo bianco turco, proveniente da Marmara. Quattro colonne corinzie sono addossate alle pareti su ambo i lati e sorreggono l’attico riccamente ornato da cornici modanate. Queste delimitano uno specchio epigrafico dove sono incisi gli alloggiamenti delle lettere, in bronzo dorato andate perdute, che componevano l’iscrizione dedicatoria. Ai lati sono altre due iscrizioni che ripropongono i nomi di Plotina, moglie di Traiano, e di Marciana, sorella dell’imperatore. La chiave di volta rivolta verso il mare è decorata dalla protome di Nettuno, quella verso terra è di difficile lettura. Sulla sommità dell’arco sono presenti fori utili all’alloggiamento di tre statue, andate perdute, che dovevano riprodurre il gruppo Plotina, Marciana e Traiano, forse raffigurato a cavallo. Le facciate dell’arco dovevano essere decorate da riproduzioni di rostra, di cui rimangono solamente le tracce dei punti di affissione. La sopravvivenza dell’arco fino ai nostri giorni si deve non solo alla sua solidità strutturale, ma anche al fatto di essere stato inserito all’interno della cinta muraria difensiva fin dall’età medievale.

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Porti e approdi nelle Marche antiche

Da Pesaro a San Benedetto del Tronto, lungo la costa Adriatica, alla scoperta dei principali porti e approdi frequentati dall’età del bronzo a oggi. Alla foce di fiumi e torrenti, entro piccole baie, promontori e grandi insenature, si svilupparono nell’antichità porti, porti canale, empori o semplici approdi. Questi scali furono il fulcro di una fitta rete di commerci marittimi che hanno dato vita a un intenso dialogo tra oriente e occidente, testimoniato dai ritrovamenti di reperti provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo.

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Principi umbri e piceni tra il Potenza e l’Esino

Nelle zone di confine dell’entroterra marchigiano i principi umbri di Camerino vivevano a contatto con numerosi villaggi, anch’essi retti da principi guerrieri piceni. I pregevoli corredi delle necropoli, risalenti alla fine dell’VIII - inizi VI sec. a.C., documentano i fitti scambi con l’oriente greco e con l’Etruria e attestano il ruolo cruciale di queste popolazioni nei traffici mercantili tra Adriatico e Appennino, che essi controllavano e da cui traevano le loro ricchezze.

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Ancona

Indirizzo Banchina Nazario Sauro Ancona
Tempo Visita 15 min
Prenotazione Obbligatoria no
Bookshop no
Visita Guidata Gratuita no
Visita Guidata no
Parcheggio si, a pagamento
Accessibilità Disabili si
Audioguida no
Sale Didattica no
Sala Conferenze no
Lingua Inglese no
Mezzi Pubblici no
Servizi alle Famiglie no
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